73a Borsa Scambio Verona
Lo chiamano l’omicidio perfetto. Ed è quello che ciascuno di noi ha compiuto con l’essenza più profonda della sua infanzia, eliminando il “fanciullino” dei giocattoli, il bambino delle ingenue attese e delle fervide speranze. Qualcuno però quel bambino lo ha coltivato e protetto con tenacia e costanza sino a fare della collezione dei giocattoli, dei modellini e delle bambole uno degli impegni più assidui della propria vita. Così Domenica 19 febbraio a Verona per la 73esima edizione della “Borsa scambio giocattoli d’epoca e automodelli”, presso il CentroCongressi, ingresso A1, della Fiera, in Viale del Lavoro 8 (uscita casello autostradale Verona Sud), si daranno appuntamento tanti “fanciullini e fanciulline”, con i loro giocattoli, i loro modellini fiammanti, le bambole di biscuit insieme alle Barbie, robot e Mazinga per partecipare al mercatino. Dalle 10 alle 15 l’ingresso al pubblico sarà gratuito. Centinaia di balocchi: dalle autogiocattolo Cardini italiane degli anni ’20 con il loro garage di cartone, alle bambole della Lenci insieme a quelle tedesche in biscuit che faranno bella mostra di sé sui tavoli di Oriele e Olivia. Dai soldatini fedelmente riprodotti da Andrea alle giostrine in latta della Bell di Alessandro. Nello spazio di PitStop sarà possibile trovare le ultime novità nel campo del modellismo nuovo, mentre in quello di Ivan ci saranno UfoRobot, Oberon e Taurion in quantità e qualità. Anche i mattoncini Lego avranno il loro spazio con Davide.
Presenti numerosi collezionisti e creatori di modellini come Adalberto e la sua ultima produzione di modellini e le riproduzioni per tutte le tasche di Alberto, le Alfa di Tiziano e Dinky, Mercury, Corgy, Tekno un po’ ovunque sui tavoli di tanti appassionati, magari vicino alle snelle Barbie di Marinella e ai giocattoli in latta Lehmann, Ventura, Distler di Andrea e Roberto. Sarà una poetica sfilata di sogni e illusioni amorevolmente conservati fino ai nostri giorni, di modelli riprodotti con precisione certosina. Se tutto questo è nel cassetto dei vostri desideri, passate allora da Verona domenica 19 febbraio, dalle 10 alle 15, per ritrovare il vostro fanciullino!
A chi ha permesso e permetterà ancora questo meraviglioso mondo incantato, va il nostro grazie più sentito!
Domenica 19 febbraio è stata una gran festa alla Fiera di Verona per la 73° Borsa Scambio di giocattoli d’epoca e automodelli. Sabato pomeriggio e domenica mattina gli espositori hanno preparato i loro tavoli pieni di balocchi favolosi. Chi rifaceva il look alla bambola che aveva fatto un lungo viaggio, chi controllava la carica di un gioco a molla. Chi ultimava il plastico con la Lego e chi schierava i soldatini. Come tante api laboriose era tutto un susseguirsi di gesti, consigli, domande: “Che ne dici, la metto così oppure seduta?” “Ma dove sono finite le Schuco piccole?” “Qualcuno ha un pennarello? Mi serve per aggiungere i dettagli” “Scusa mi interessa il tuo Pinocchio, me lo cedi prima che arrivi il pubblico?”. Poi alle 10 il gong di Andrea ha dato il via alla manifestazione, il pubblico in attesa ha finalmente varcato le porte e, agitato, si è messo alla ricerca del suo sogno. Come sempre in prima fila gli amici del club Modellismo statico 1/43, i collezionisti di giocattoli in latta di Pescara che avevano già appuntamenti sull’agenda. Gianluigi Iessi con la figlia Enrica era attorniato da appassionati di pezzi d’antan. Roberto Crispino discuteva sulle auto di latta della meravigliosa collezione di suo padre. PitStop apriva la rassegna con un mega stand ricco di modelli perfetti e di tutte le scale. Gli amici Ivan Cugildi, Marco e Charlie, che sempre ci aiutano nelle fasi di allestimento, circondati dai loro Ufo Robot e Mazzinga erano invasi dalle generazioni più giovani. Piero Panattoni, collezionista e vecchia conoscenza, si felicitava per essere tornato dopo tanto tempo. E poi tante bambole, per tutti i gusti e le tasche, accanto a quelle di Oriele Bruschi, sempre presente, quelle di Olivia Guinet dalla prorompente vitalità, quelle in biscuit di Alessia Trasatti e Angelo Belli che avevano viaggiato di notte proveniendo da Roma, le Barbie di Moira Suriani e di Erika Caputo, le reborn di Doriana Dimarch. E poi Tut Tut della Lehman, Marklin, Martin, Hess, Mercury portati dagli amici di Torino Andrea Perego e Roberto Bocco. I secchielli di latta di Alessandro Argelli e le Vespe di Stefano Riminucci. Il libro sulle latte di Marco Zenaro e quello sulle 1/24 di Paolo Bendinelli. I giocattoli in legno della Sevi di Barbara Petretto, i soldatini di Flavio GHesini e Andrea Franzoni, i coniglietti Maileg di Eleonora De Bernardis. Anche Dario De Serio aveva fatto un lungo viaggio con i suoi giocattoli, fin da Bari. E poi tantissimi modellini in tutte le scale, obsoleti e nuovi, kit da costruire e Formula Uno che attendono il via del nuovo campionato. A visitare la Borsa anche famiglie con i propri figli, che magari avevano qualche lacrima perché avrebbero voluto tutto, collezionisti di auto d’epoca che cercavano la riproduzione della loro auto vera, signore che discutevano sull’originalità del vestito di una bambola di un secolo fa. Ancora una volta si è ripetuta la magia, l’attesa e poi le ore scorrono via veloci e l’incantesimo termina, ma il sogno si avvererà di nuovo nella prossima edizione di Domenica 8 ottobre 2023.