72a Borsa Scambio Verona

Un grazie sentito a tutti gli espositori, visitatori, appassionati collezionisti e curiosi di oggetti vintage che domenica 16 ottobre sono venuti alla 72° Borsa scambio di giocattoli d’epoca e automodelli. Fra loro c’è chi i giocattoli li colleziona, chi li dipinge, chi li mette in mostra. I giocattoli d’epoca sono, per il pubblico più adulto, l’occasione per un tuffo nei ricordi, per i bambini una finestra per scoprire come giocavano i genitori o i nonni. Ma domenica hanno rappresentato anche un vivace momento di incontro, chiacchiere e scambi di impressione, un ritrovato spazio di serenità che, come tutti i giochi, è durato solo un giorno. Sufficiente per trovare il pezzo mancante, per iniziare una nuova raccolta, per rivedere i propri balocchi dell’infanzia. In fermento gli espositori già dalle prime ore del mattino, intenti a sistemare i propri pezzi nel migliore dei modi: chi controllava se c’era tutto, chi aggiungeva una tovaglia con immagini disneyane, chi ricreava un ambiente con tavolino, sedia e bambola. Non mancavano i riferimenti al Natale che si avvicina, come le palline di vetro soffiato e fragilissimo di Oriele Bruschi o le Befane di Tiziana Pavan. Massimo Prandini della Pit Stop era indaffaratissimo a sistemare il suo mega stand con gli ultimi modelli di auto, mentre Ivan Cugildi dava un’occhiata se fra gli ufo robot c’era tutto. Gianluigi Iessi con Enrica posizionava vecchi treni Marklin e navi Bing. Massimiliano di Lorenzo, arrivato da Palermo, ricostruiva la scatola originale di una giostra Cardini. Marinella Brighi dava un ultimo ritocco alle sue Barbie. Alberto Valenziano aveva da lavorare, aiutato dal figlio e dalla compagna, per organizzare il suo ampio spazio dedicato alle 1/43. Danilo Alasia e Stefano Riminucci erano intenti a far posto ai loro giochi in latta. Viviana Stedile creava l’ambientazione giusta per i suoi quadri sui giocattoli e Annamaria Tezza sistemava l’ultimo biberon per le sue creature reborn. Roberto Matarazzo collocava centinaia di subbuteo e Andrea Franzoni centinaia di soldatini. Feletti, con estrema delicatezza, posizionava le sue creature magiche in ceramica e Flavio Ghesini dava gli ultimi ritocchi. I torinesi Roberto Bocco e Andrea Perego erano indecisi su cosa mettere in posizione privilegiata: una Schuco? Una Marklin? Ingap? Lehmann? Splendidi giocattoli. Tiziano Gallinella con la moglie Daniela guardava il suo plateau di Alfa Romeo. Impossibile elencare tutti gli amici espositori, quelli che sono alla Borsa di Verona sin dalla sua prima edizione e tutti quelli che via via nel tempo si sono aggiunti e sono diventati presenza costante e preziosa. Alle 10 in punto Andrea Beghini ha suonato il gong per dare l’avvio e il pubblico, che attendeva all’esterno, è scivolato nell’ampio salone del Palaexpo cercando con gli occhi il tavolo che gli interessava di più.
Sono iniziate le trattative, gli scambi, la gioia improvvisa per un ritrovamento insperato. E il tempo è volato con allegria, spensieratezza, divertimento, saluti fra vecchi amici e ricerche certosine.
Ma questa giornata non sarebbe possibile se non ci fossero tante persone appassionate. Ecco perché, ancora una volta, un grazie sentito a tutti e tutte voi che realizzate il sogno di un giorno!!!