76a Borsa Scambio Verona
6 Ottobre 2024
Una giornata d’autunno con la calda passione nel cuore!
Pioverà o ci sarà il sole? È invece una tipica giornata d’autunno, freddina all’inizio ma poi la passione scalda i cuori ed anche i corpi. Alle 10 in punto l’amico Andrea Beghini fa suonare il gong per l’inizio della manifestazione. Ed è un flusso ininterrotto di pubblico: amici di sempre, come il gruppo dei Supermitici (Massimiliano Colombo e Luciano Pandolfi in testa, ma anche tutti gli altri di cui non ricordo mai il nome) che hanno affrontato le code sull’A4, le amiche che cercano bambole (Isabella, Silvia, Elena e tante altre), i patiti degli Ufo Robot e di Guerre Stellari che si precipitano ai tavoli di Ivan Cugildi e dei suoi amici, di Massimo Di Gregorio e di Pierluigi Mulas, gli estimatori degli splendidi modelli presenti nello stand di Massimo Prandini (PitStop), quelli alla ricerca del modellino perduto che fanno la caccia fra lo stand di Francesco Del Vecchio (Rabbit), di Alberto Valenziano e di Claudia Ghinolfi. Non manca pane per i fermodellisti che si aggirano fra i banchi di Giuseppe Biagioli, di Giancarlo Girotto, Maurizio Casini Ropa, di Franco Mastroserio, di Roberto Gessi, di Massimo Carini, di Claudio Carrozzo e tanti altri e che cercano contributi per allestire plastici da Linea Secondaria. Le Barbie dalle gambe affusolate attirano gli sguardi sui banchi di Oriele Bruschi, di Marinella Brighi, di Vincenzo Barbieri. E c’è chi vorrebbe prenotare un volo sugli aerei di Medugno Maurizio. Un attimo di suspence perché al tavolo di Modellismo Baracca (Loris Ripamonti) manca la corrente per il suo computer, ma poi tutto si risolve. Ma bambole paffutelle e in biscuit non sono da meno e si mostrano nella loro eleganza sui tavoli di Olivia Guinet, di Raffaella Lonati, di Gianni Dallaglio e di Giovanna Campanala. Luca Menga e Marcello Dalla Pellegrini mi avranno telefonato ventimila volte per ricordare l’ora, stampare il pass, la disposizione dei banchi e tutto quello che si può chiedere e adesso sono sommersi da quello che hanno portato! E poi ci sono i giocattoli di latta, quelli di un tempo che si rianimano perché stabiliscono un feeling con le persone, come me, che li vedono muoversi con i loro meccanismi a molla, talora incepparsi e poi riprendere, in un girotondo da balletto dello Schiaccianoci e ce ne sono tanti! Li hanno portati da lontano Roberto Crispino, Alessandro Argelli, Marcello Reale, Giuseppe Zappalà e Davella, Stefano Riminucci. Barbara Petretto accanto alle bambole non ha dimenticato Pinocchi di legno e Franco Giambenini con Mirko allarga il cuore con i suoi pupazzi insieme a Stefano Giuliani. Cristina De Marco e Danilo Alasia (medaglia d’oro per la sua partecipazione fin dall’inizio alla borsa di Verona), incantano con animaletti in latta, cucinine e bamboline. Si accendono le luci da Lucia Cardaci con lampade che sembrano giocattoli. Non si tirano indietro i modelli obsoleti: vecchie Dinky, Corgi, Marklin, Mercury, Mebetoys, qualche Schuco e rare Tekno ai banchi di Maurizio Felicetti, di Claudio Rella, di Andrea Beghini, di Claudio Giaccaria, di Gianfranco Battioni ed altri ancora. Presenti anche minicar Hotwheels da Dario Valabrega e i suoi amici e da altri. È vero che non è tempo di pace, ma i soldatini di Andrea Franzoni, Flavio Ghesini, Andrea della Bella, Alessandro Carretti e Michele Naldi hanno il fascino di storie e battaglie antiche e sembrano dirci “Collezionateci non usateci”. Non mancano quelli che io chiamo I Variopinti, hanno di tutto e in abbondanza: Enrico Pavani, Francesco Fornelli, Dalle Carbonare padre e figlio e potrei continuare. Modelli di scale maggiori fanno bella mostra da Marco Zanoni, Federico Pagani, Bruno Boracco e altri ancora. E l’elenco potrebbe continuare con molti appassionati e molte appassionate. Ghiedo perdono se non vi nomino tutti, ma siete alla pari tutti e tutte importanti. La magia però la fanno loro i giocattoli di tutti i tipi e di tutti i tempi, che risvegliano il fanciullino che è in noi che pare dormire nelle nostre routine quotidiane, ma invece sa destarsi e ridere, chiacchierare, stupirsi nella giornata speciale che la Borsa di Verona regala due volte all’anno dal 1980!
Alla prossima DOMENICA 2 FEBBRAIO 2025
Torna l’autunno e torna la Borsa Scambio di Verona
Se il solleone è tramontato, le vacanze finite e l’equinozio d’autunno si avvicina, bando alla tristezza e prepariamoci per la 76^ Borsa scambio giocattoli d’epoca e automodelli. Alla Fiera di Verona, (uscita casello autostradale Verona sud), Viale del Lavoro 8, dalle 10 alle 15 il pubblico entrerà gratuitamente per una giornata di spensieratezza alla ricerca di un pezzo nuovo per la propria collezione. Ci saranno appassionati italiani e stranieri, insieme per rivedersi, scambiare le idee e cercare la bambolina che proprio manca, oppure il modellino nella versione argento e verde, ma anche il trenino o la stazione di latta. Pubblico e collezionisti tutti insieme appassionatamente. La magia dei balocchi che si propone due volte all’anno alla Borsa di Verona consiste proprio nel mettere insieme prima l’attesa dell’evento, poi la partecipazione, magari assieme agli amici, e, infine, la gioia del ritrovamento.
Sui tavoli preparati con cura saranno esposti giocattoli antichi e moderni. Laggiù in fondo una bambola che fa girare la testa come nella canzone di Patty Pravo, poco lontano trenini pronti a partire per una nuova destinazione, accanto i modellini di auto, dalla latta alla presso fusione, dai kit già montati alle riproduzioni più recenti. Non mancheranno Batman, Mazinga e il mondo dello Star Trek in compagnia delle giostrine di latta e degli automi fine ‘800. Ma anche le costruzioni di Lego e i giocattoli di legno, insieme ai soldatini e ai giochi da tavolo.
Una domenica che accomuna grandi e bambini, un girotondo sospeso fra sogno e realtà, un momento magico, quello della Borsa di domenica 6 ottobre, un tesoro fatto di ricordi rinverditi, passioni mai sopite, allegrie condivise.
Vi aspettiamo per una giornata davvero magica!
Ingresso gratuito
N.B. Per gli espositori tavolo lungo 2,10.